MENDULA MARIGOSA
commedia dialettale in due atti di Annalisa Piras
regia di Salvo Nicotra
( MIGLIORE OPERA ALLA RASSEGNA REGIONALE DI TEATRO SARDO Guspini dicembre 2008 )
MENDULA MARIGOSA
Con linguaggio crudo ma ricco di spunti comici e personaggi scolpiti al limite del grottesco, la commedia ha per sfondo il difficile momento storico vissuto in Sardegna negli anni ‘50/‘60, quando i venti della modernità e del riscatto sociale si scontrarono, più violentemente che in altre regioni italiane, coi residui ormai logori, ma ancora ben radicati, di una tradizione agro-pastorale fondata su rapporti servo-padrone. Una famiglia di “nobili” di paese decaduti (tre fratelli e l’anziana nonna che li ha adottati dopo la morte dei genitori) viene a sapere casualmente dell’esistenza del Piano Nazionale di Rinascita, posto in atto dal governo per favorire la ripresa economica della nazione prostrata dalla guerra. Abituati a ottenere ciò che vogliono più per diritto che col sacrificio e col lavoro, i tre fratelli pensano di approfittare delle opportunità offerte dal Piano a spese della nonna, che credono succube e manovrabile a loro piacimento, come i servi e gli altri paesani di minor rango. Ma sarà invece proprio la nonna, stanca di ingoiare “mandorle amare”, a far tornare i conti, facendo tragicamente aprire gli occhi agli avidi nipoti.
Mendula marigosa tratta, tra gli altri, il tema del disagio sociale dell’anziano, legato all’abbandono e all’isolamento; avvilenti condizioni che portano a quel senso personale di inutilità e nullità che affligge tanti vecchi ma di cui il testo vuole, positivamente, evidenziarne anche la naturale, se pur piegata e sopita, forza interiore, nella convinzione che il rispetto, il riscatto sociale, la ricerca d’affetto, non siano cose che appartengono solo ai giovani.
L’autrice